Candie Hank

Patrick Catani aka Candie Hank, presso CSA Sisma, Sabato 22-4-2017 ore 23:00

Candie Hank dà l’impressione di essere stato superato dal suo stesso ingegno. Sembra che non abbia nemmeno provato a passare in rassegna le sue idee e ad ordinarle. Piuttosto si ha l’impressione che abbia di deciso di oltrepassare con le sue tracce una stretta disciplina, lasciando che si diffondano liberamente nei club, sulle radio e nei salotti. L’istinto del gioco e un pizzico di agitata follia sono gli elementi che contraddistinguono il suo stile di musica elettronica fin dall’inizio. Candie Hank è un progetto di Patric Catani che ha coinvolto più di 1000 persone. Con il suo nuovo album Demons Hank, l’artista mostra di sapere finalmente come incanalare il suo flusso di idee nella giusta direzione. Fin dalla prima traccia, The Fox, presenta un nuovo tipo di musica “desert rock”o “surf music”, scanditi da adeguati ritmi di basso. Ha eliminato mentalmente la mania, la follia subliminale tipica del genere surf e con una fredda stima, ha “somministrato” questa pazzia nelle sue traccie nella giusta quantità per l’intera durata del suo album. Ha creato così un metodo per la sua follia. Nel brano Demon, Candie Hank combina elementi che generalmente non possono essere combinati. Linee melodiche arabeggianti, cori eterei femminili, tamburi ad alta velocità e testo parlato giamaicano, per esempio. Passa con eleganza e senza sforzo da un genere Monty Python a una linea acida di basso. Lo fa con il sorriso e grazie a un abile gioco di dita. Le meravigliosamente folli caratteristiche di Babyshka Demona, l’avrete già intuito, sono uno splendido esempio di balalaika. Utilizza strumenti a corda spesso di origine sconosciuta che danno vita a ritmi convulsi di Voodoo della Transilvania. L’astuta follia della polka elettronica, marchio di fabbrica di Candie Hank, può essere ammirata nella sua forma più pura. Dando direzione all’album e spiccando come brano principale del suo album, Peace, è un vero e proprio inno alla “club music”, in ogni singola flemmatica nota. È chiaro che Candie Hank è vero e proprio maestro di un’irresistibile melodia a quattro note. Aleggia sopra ogni cosa, lo spirito di Groucho Marx, che ha anche prestato il suo nome all’album del 2006 Groucho Running. Durante gli anni, Candie Hank ha subito un costante sviluppo: da produttore di scontri sonori sfrenati a maestro ignaro di eleganza. Da densità iperattiva a ipnotica trasparenza. Praticamente ognuna delle sue tracce ha una sua esuberante vita propria. In confronto con il suo primo lavoro, Demons sembra ambizioso e saliente. Hank ha permesso alla sua astuzia di fluire in brevi, concise tracce. Le pause e le combinazioni caotiche sono ciò che consente a ogni traccia di prendere una direzione nuova e inaspettata proprio nel momento giusto. Candie Hank è il padrone della propria imprevedibilità, che controlla e usa a proprio piacimento. Ogni secondo si può udire una “diabolica spinta” sfuggire. Come Candie spinga ad ascoltare la sua musica dal primo all’ultimo momento, alternando una vasta gamma di stili, rimane un suo segreto e questo segreto non sarà mai rivelato per tutta la durata del suo nuovo album. Non importa che tipo di stato d’animo evoca o quale stile attinge Candie Hank suona in modo inequivocabilmente unico.

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