Intervista: Alessandra Oricchio

Fra i molti protagonisti di questa quarta edizione del Ratatà, che si terrà a partire dal 20 aprile fino al 23 aprile, troviamo anche lei: Alessandra Oricchio. Da abili ficcanaso abbiamo deciso di rivolgerle qualche domanda in modo da farla conoscere anche a voi. Enjoy!

 

Presentati e presentaci il tuo lavoro.

Mi chiamo Alessandra Oricchio (aka Gas) e non credo di essere un’illustratrice. Credo, piuttosto, di essere un’attenta osservatrice. Raccolgo momenti di vita quotidiani, ascolto storie di persone sconosciute e quelle di persone che conosco da sempre e lo faccio con curiosità e voglia di imparare. Lascio sedimentare quei racconti e poi li restituisco, nella forma del disegno, a chi me li ha dati in prestito e, più in generale, ad ogni persona che li osserva.

Qual è l’elemento distintivo del tuo lavoro artistico?

La linea sintetica è sicuramente una costante dei miei lavori, ma continuo a stupirmi ogni volta che le persone, guardando un’illustrazione, riescono a capire subito che sia mia. Mi chiedo: come avete fatto?

Come nasce un’idea? Qual è la tua fonte di ispirazione?

L’idea nasce ogni volta che lascio attraversarmi dalle persone e dal contesto in cui mi trovo. In quei momenti mi sento una spugna: trattengo. Credo che la vita sia la mia più grande fonte di ispirazione. È il forte senso di riconoscenza che ho verso di essa che determina ciò che creo.

Perchè hai scelto di partecipare al Ratatà?

Ho scelto di partecipare al Ratatà per condividere e vivere insieme alle persone che ne faranno parte un’esperienza che sicuramente lascerà il segno!