Intervista: Alex Raso

Fra i molti protagonisti di questa quarta edizione del Ratatà, che si terrà a partire dal 20 aprile fino al 23 aprile, troviamo anche lui: Alex Raso. Da abili ficcanaso abbiamo deciso di rivolgergli qualche domanda in modo da farvelo conoscere meglio. Enjoy!

 

Alex Raso è un illustratore “con il vizio della scrittura“. Classe ’77, da piccolo si è innamorato del disegno e non l’ha più abbandonato. Dopo il Liceo Artistico ha frequentato l’Accademia Ligustica di Belle Arti dove ha deciso di dedicarsi principalmente all’illustrazione. 

Per dar vita alle tue creazioni utilizzi delle tecniche non convenzionali, come per la serie “Arsenico e vecchie lamette”: da cosa nasce l’idea di utilizzare questi strumenti?

“Arsenico e vecchie lamette” è una serie di ritratti fatti per una personale in Islanda eseguiti su fogli di cotone trattati con cera liquida e disegnati spalmando inchiostro xilografico con una lametta da barba. La tecnica è nata casualmente giocando in casa con vecchie lamette che mia sorella utilizzava alle superiori per correggere le sbavature di china quando si “lucidavano” le piantine. In seguito ho scoperto che l’inarrivabile Alberto Breccia ha disegnato alcune tavole di Mort Cinder con inchiostro di china e lametta.

È una tua “abitudine” quella di sperimentare con tecniche diverse?

La mia abitudine ad utilizzare tecniche diverse nasce dal desiderio di assecondare l’indole e la forma dei materiali. Ultimamente per alcune tavole sto facendo il supporto con un collage di pagine di libri vecchi, dopo averle disegnate creo un effetto nebbia spalmando il colore con i polpastrelli.

Qual è la fonte della tua ispirazione?

L’ispirazione nasce da associazioni di idee, immaginari fantastici, letture, chiacchiere con gli anziani e lunghe passeggiate in solitaria. Ma anche nelle nottate passate in bianco guardando i contorni delle macchie sul soffitto in camera da letto; un po’ come si fa da bimbi con le nuvole.

C’è un progetto, fra i molti realizzati, che preferisci agli altri?

Ne dico tre a cui sono affezionato: il primo è “Cosetta”, una mia favola illustrata dalla collega e amica Resli Tale; il secondo è “L’infinito breve” una favola che ho scritto qualche anno fa che mi sono finalmente deciso a illustrare. Il terzo progetto, recentetissimo, è Drawjob nato dall’idea degli amici “illustri” Chiara Fedele, Riccardo Guasco, Francesco Poroli e Gianluca Folì. Si tratta di una collettiva di 22 illustratori, 6 scrittrici e 2 esperti che illustrano con ironia, tatto e leggerezza  le categorie del porno. La mostra e il catalogo sono allo Spazio Tapirulan di Cremona fino al 14 maggio!

Fra gli espositori di questa quarta edizione del Ratatà ci sei anche tu! È la prima volta che vi partecipi? Perché hai scelto di prenderne parte?

Per me è la prima volta al Ratatà! Ho deciso di prenderne parte perché ho seguito a distanza le scorse edizioni e ne ho potuto apprezzare la notevole qualità.

Puoi darci qualche anticipazione su cosa vorrai mostrarci?

Oltre alle illustrazioni porterò alcune magliette realizzate a mano dal laboratorio di sartoria Caterinette di Celle sulle quali è stata serigrafata una mia illustrazione: un pettirosso con cuore anatomico. Si tratta di una serie limitata di 15 pezzi pensata appositamente per questa trasferta nelle Marche.

ALEX RASO PER IL WEB

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