INTERVISTA: Febbre e Tenerezza

Alessio Alcini è un disegnatore molto interessante e “colorato”. Stando al tuo profilo Behance sembra che i tuoi modelli di ispirazione siano gli animali, soprattutto quelli esotici. Ma come nasce artisticamente Alessio Alcini? Cosa ti colpisce a tal punto da spingerti a disegnare?

Mi chiamo Alessio Alcini, ho quasi 25 anni e vivo a Pineto, una piccola città in provincia di Teramo. Ho iniziato ad appassionarmi al disegno alle elementari, quando le mie fonti di ispirazione erano principalmente i cartoni animati come i pokémon, i digimon, dragonball e tanti altri. Queste fonti d’ispirazione hanno contribuito all’evoluzione del mio stile di disegno nel corso degli anni.
Mi hanno sempre affascinato gli animali in generale, sia quelli che osservo nel giardino o nelle aree verdi, sia quelli che vedo nei documentari o nelle illustrazioni sui libri. Ho sempre voluto inventare dei personaggi miei, delle volte dandogli dei nomi assurdi. Di solito mischio forme animali con quelle umane creando degli esseri ibridi, come se fossero degli animali con una coscienza superiore, quasi umana. Cerco di esprimere le mie sensazioni e i miei pensieri attraverso i loro gesti e comportamenti, delle volte provo a raccontare attraverso di essi delle allegorie o delle metafore sulla vita.

Al Ratatà ti presenterai con il progetto Febbre e tenerezza. Spiegaci cosa è

Il nome “febbre e tenerezza” non ha un significato ben preciso. Sono solamente due parole che mi sembrava suonassero bene insieme con cui inizialmente ho chiamato un progetto sul mio profilo Behance, pensando che avrebbero potuto raccontare in due parole quello che volevano trasmettere i miei lavori (avevo pensato di usarlo come nome per il Ratatà ma ho cambiato idea e preferirei usare semplicemente nome e cognome se è possibile).

Perché hai deciso di partecipare al Ratatà festival?

Ho deciso di partecipare al festival per far vedere i miei lavori agli altri e farmi conoscere, e anche se sono una persona abbastanza riservata ho voluto darmi una spinta per sfruttare quest’opportunità, sperando anche di divertirmi.

Puoi mandare un saluto per Macerata e il Ratatà?

Un saluto a Macerata e al Ratatà da parte mia!

 

Michele Catinari