Intervista: Lorenzo Bracalente

Fra i molti protagonisti di questa quarta edizione del Ratatà, che si terrà a partire dal 20 aprile fino al 23 aprile, troviamo anche lui: Lorenzo Bracalente. Da abili ficcanaso abbiamo deciso di rivolgergli qualche domanda in modo da farvelo conoscere meglio. Enjoy!

Sono Lorenzo, vivo nelle Marche e sono nato ventisette anni fa.

Da piccolo volevo diventare disegnatore di fumetti e ora autoproduco le mie storie. Nel frattempo ho realizzato illustrazioni, murales, copertine di dischi, locandine, e periodicamente organizzo laboratori di fumetto e disegno per bambini e ragazzi tramite cooperative sociali, associazioni culturali e istituti scolastici della mia zona. Parallelamente dò lezioni di chitarra e gestisco una sala prove in campagna.
Iniziamo chiedendogli quali progetti sta portando avanti in questo momento e le caratteristiche dei suoi lavori:
In questo momento ho appena finito di scrivere e disegnare una storia breve a fumetti, La Visita, che porterò al festival, e fra qualche mese uscirà una raccolta sempre di storie brevi a fumetti chiamata LIMBO storie che non stanno né in cielo né in terra. 
Al festival porterò anche delle finte polaroid realizzate a matita, un progetto personale chiamato Photographite.
Nelle mie storie cerco di raccontare eventi surreali, perturbanti. Che partano dal reale per finire nell’assurdo.
Nelle storie contenute in LIMBO non succede mai veramente qualcosa. Ho cercato di mantenere un costante senso di sospensione. La narrazione si svolge sempre per didascalie, non metto mai i balloon, i miei personaggi non hanno diritto di parola. Non compiono azioni, e quando lo fanno si ritorcono sempre contro di essi creando una situazione grottesca e tragicomica. In ogni storia cerco di descrivere delle comiche fatalità.
Parliamo un pò di “Oracoli a fumetti”, progetto nato nel 2016 da un’idea di Lorenzo e di Rachele Cespi, grafica e disegnatrice di Tolentino:
Volevamo creare uno spazio web dedicato alle predizioni disegnate, una sorta di fumetti dal futuro.
Predire il futuro sottintende che esista un destino già scritto, e in questo caso è divertente immaginarci come pedine illuse di possedere un libero arbitrio e una volontà propria. E’ un modo per sfogare, ma anche esorcizzare, l’ansia per ciò che deve avvenire, cosa che oggi caratterizza la nostra epoca o almeno la nostra generazione. Tutto senza prendersi troppo sul serio ovviamente!
Questa è la nostra visione ma il sito è aperto a chiunque voglia contribuire con un fumetto o un’illustrazione (anche in serie) sul tema.
Raccontaci delle tue esperienze al Ratatà Festival:
Sono stato a tutte le edizioni del festival ma quest’anno è la prima volta che espongo assieme ad altri ragazzi. Di anno in anno è divenuto un evento sempre più ricco, è davvero bello poi averlo a pochi passi da casa! E’ un festival curato in tutti gli aspetti, dalle mostre, agli incontri, alla musica e che permette in tutti i giorni del suo  svolgimento, compresa la notte, di viverlo appieno.