Intervista: Valerio Carradori

Fra i molti protagonisti di questa quarta edizione del Ratatà, che si terrà a partire dal 20 aprile fino al 23 aprile, troviamo anche lui: Valerio Corradori. Da abili ficcanaso abbiamo deciso di rivolgergli qualche domanda in modo da farlo conoscere anche a voi. Enjoy!

 

  1. CHI SEI E PERCHÈ HAI SCELTO PROPRIO IL RATATÀ?

Mi chiamo Valerio Carradori, in arte TURBOGAMMA, un videomaker e, soprattutto, pixel artist dalle Marche. Ho scelto il Ratatà perché è una realtà che seguo da molto tempo e che attira moltissimi artisti, indipendenti e non, di fama internazionale: è tutto bello e giusto. E poi perché è relativamente vicino alla mia città, che male non fa.

 

  1. COM’È NATO IL TUO LAVORO?

Il mio lavoro come pixel artist è nato all’incirca alla fine del 2015 quando, per necessità di trovare una via espressiva più veloce ed immediata rispetto ai tempi dilatati di un video, ho unito la mia passione per l’illustrazione con un’altra delle tante altre mie tante fissazioni che è la pixel art. Il mio scopo è quello di svincolare la pixel art dalla solita estetica “videogiocosa”, ormai stantia e ripetitiva (ci sono delle eccezioni ovvio)  ed usarla come mezzo per creare un’ estetica tutta nuova, minimale ed innovativa.

 

  1. SE DOVESSI DIRE UNA COSA SOLTANTO CHE RENDE UNICO E RICONSOCIBILE IL TUO LAVORO, COSA DIRESTI?

“Minimale” o  “Nera”, a scelta.

 

  1. COSA TI ASPETTI DAL RATATÀ? LO CONSIGLIERESTI AD UN TUO “COLLEGA”?

Dal Ratatà mi aspetto di poter diffondere il più possibile la mia pixel art e di potermi confrontare e farmi influenzare dai tanti artisti indipendenti che popolano questo bellissimo evento, soprattutto con quelli di cui ammiro il lavoro e che con la pixel art non c’hanno niente a che fare.

Lo consiglierei tranquillamente ad un mio “collega” perché le cose migliori nascono dal basso, dall’underground.

 

  1. QUESTO È IL TUO PRIMO ANNO AL RATATÀ?

Si, è il mio primo anno e spero di poter replicare in seguito.