INTERVISTA: z.Wax

Axel Zani, in arte z.Wax! Viene da Bologna, studia all’Accademia di belle arti e decide di mettersi in proprio realizzando opere che mostrano uno stile colorato, cartoonesco e alquanto grottesco. Ti dirò che alcune delle tue opere sembrano immagini uscite fuori da una puntata di Rick & Morty. Perché non ci racconti un po’ di te?

Tutto corretto, soprattutto il nome e pseudonimo, (cose che nessuno azzecca mai al primo colpo) e ti ringrazio per l’accostamento a Rick & Morty, perché assieme ad Adventure Time è uno dei miei cartoni animati preferiti, ne guardo tantissimi da sempre, quindi trovo naturale che questo, come in tanti altri come me, si rifletta nel modo di esporre e rappresentare quello che mi passa per la testa.
Dopo essermi diplomato in pittura ho dovuto decidere quale strada prendere, e quella dell’arte pura in fin dei conti non ha mai fatto per me, personalmente penso che sia lastricato da un’infinità di regole non scritte difficilissime da rompere, cosa che invece nel fumetto underground o comunque nelle autoproduzioni non solo è permesso, ma credo sia il lato più interessante dell’ambiente.

Mi piacciono le tue opere e mi piacciono le citazioni che inserisci (tipo da “il pasto nudo” di Cronenberg). Anche te sei uno appassionato di cinema?

Intanto ti ringrazio, e certo che sì! Alla base della mia piramide alimentare oltre fumetti e cartoni animati possiamo trovare anche videogiochi e soprattutto film, dieta che seguo sin da quando ho memoria. Il pasto nudo di Cronenberg mi ha letteralmente folgorato, ipnotizzato, durante la visione non facevo altro che ammirare quelli scarafaggioni, la Clark Nova quella macchina da scrivere parlante, ne volevo terribilmente una, tanto che alla fine sono stato costretto a disegnarla.
In realtà la Clark Nova è uno dei pochi casi di citazionismo volontario, anzi, direi che è più un omaggio, la maggior parte delle volte mi lascio si ispirare da film o immagini di vario tipo, ma poi ciò che mi ritrovo a rappresentare è solo un riflesso del punto di partenza non sempre facile da cogliere, nemmeno da me.

Perché hai deciso di partecipare al Ratatà festival?

Ho visitato Macerata per la prima volta la scorsa edizione del Ratatà, che trovo un festival di qualità organizzato veramente molto bene, in più non sò, sarà che era primavera, che è un paese molto bello abitato da persone cordialissime, tutto un insieme di cose che me ne hanno fatto letteralmente innamorare, quindi non vedo l’ora di tornarci.

Cosa porti di nuovo rispetto all’anno scorso?

Quest’anno di nuovo oltre a qualche piccola autoproduzione low-cost e qualche nuova illustrazione,  porterò Guerriero Psichico 74/Bis, il mio primo vero progetto editoriale autoprodotto che si possa dire completo. Si tratta di un fumetto fantascientifico/umoristico, che sta a metà strada tra un racconto urania e i Monty Python (o almeno mi piace pensarlo) composto da svariate storie brevi scritte e disegnate da me, più altre in collaborazione con alcuni miei colleghi Sbucciaginocchi, il collettivo di cui faccio parte da ormai un paio d’anni.

Perché non mandi un saluto a Macerata e al Ratatà?

MACERATA! Porca paletta! aspettami li che fra qualche settimana ti vengo a riabbracciare!

 

Michele Catinari