INTERVISTA: Le figlie di Caino

Le figlie di Caino sono un gruppo molto giovane. Si sa veramente poco sul loro conto ma sembra promettere bene e vuole farsi sentire a tutti i costi. Parlateci di questo progetto! Come è nato e quali sono le vostre ispirazioni artistiche?

Abbiamo dato alla luce questo collettivo con l’intenzione di crearci uno spazio che non vuole essere di mera esposizione ma anche di confronto, di crescita e di stimolo continuo. Siamo un gruppo di amiche, coinquiline e colleghe che da anni ormai discutono della possibilità di unirsi per sfruttare la sinergia di più menti radicalmente diverse l’una dall’altra. Ora che quasi tutti i nostri percorsi universitari ed accademici si sono conclusi, abbiamo finalmente deciso di passare dalla potenza all’atto. Le nostre ispirazioni sono varie, i nostri medium diversi ma il fine ultimo è lo stesso: fare arte, senza limitarci ad una sola delle sue possibili declinazioni.

Come vedete Le figlie di Caino tra qualche anno? Progetti per il futuro ne avete?

Al momento  parlare di anni ci sembra  sia quasi parlare di distanze siderali! Abbiamo sviluppato un progetto dettagliato ed intenso che stiamo portando avanti con entusiasmo, fatto di obbiettivi sia a breve che a lungo termine. Vi lasciamo in sospeso per ora, rimanete sintonizzati e non ve ne pentirete!

 Perché avete deciso di partecipare al Ratatà Festival?

Il Ratata è un appuntamento che ha scandito buona parte dei nostri anni di studi. Un momento   al   quale   abbiamo   partecipato   come   spettatrici,   godendoci   l’atmosfera   e   la provvidenziale   ventata   di   freschezza   che   il   festival   ha   sempre   portato   tra   le   mura   di Macerata. Poi, riflettendoci più a fondo, ci siamo lasciate affascinare da quel ratto, un animale che storicamente venne scacciato, guardato come un untore ed un flagello. Quel coloratissimo roditore è diventato per noi un po’ il simbolo della nostra generazione, a volte incompresa   ed   esclusa,   costretta   alla   fuga   come   topi   (in multicolor, però!),   sempre in movimento e alla ricerca di nuovi spazi da colonizzare.

 Potete mandare un saluto per Macerata e per il Ratatà Festival?

Da Le figlie di Caino, un saluto a Macerata e al Ratatà Festival! A presto.

 

Michele Catinari