Carla’s pistachios è un collettivo tutto italiano, formato da studenti dell’ISIA di Urbino. Chi sono i componenti? Quale è il significato del nome Carla’s pistachios?
I componenti sono: Alessandro Lanfrancotti, Chiara Fanelli, Filomena Galvani, Gabriele Zagaglia. Il nome nasce dalle serate insieme a “casa della sfinge” a trangugiare gelato al pistacchio e fare piani improbabili per il futuro. Carla è la segretaria responsabile del corso triennale in ISIA ma per noi è anche una guida all’interno del labirinto dell’università. Ci piaceva l’idea di intitolarle un progetto collettivo spensierato e autonomo che ci da modo di sperimentare e metterci in gioco accantonando per un po’ i vincoli della tecnica tradizionale.
Avete degli stili differenti? In cosa vi differenziate?
Siamo un marasma eterogeneo e organizzato. Filomena disegna illustrazioni oniriche e dai toni malinconici e sognanti con rimandi all’arte preraffaelita e alla letteratura. Gabriele spazia in svariati ambiti dal disegno alla scultura, con un segno che ricorda un mondo ancestrale e la cultura africana. Alessandro cura lavori editoriali in piccole tirature, attento ai dettagli e ai contenuti narrativi di scrittori emergenti o mai pubblicati (oltre a fare illustrazioni molto punk). Chiara lavora tramite storyboard e fumetti per raccontare vicende storiche e differenze culturali. Stando a contatto ci influenziamo a vicenda e collaboriamo a progetti a più ampio spettro.
Perché avete deciso di partecipare al Ratatà festival?
Ci interessa iniziare a far vedere i nostri lavori pubblicamente e il festival ci è sembrato un’ottima occasione aggregativa già dagli anni scorsi. In più per noi è la prima volta come collettivo!
Potete mandare un saluto per Macerata e il Ratatà?
A presto and never stop growing pistachios!
Michele Catinari