INTERVISTA: Il minuto instabile

Il minuto instabile è “un viaggio, un contenitore, un progetto di creatività”. Così almeno si autodefinisce, ma dietro tutto questo ci sono Eleonora Guido e Ludovica Ciarpella. Quando e come nasce quindi Il minuto instabile? Quale è la vostra formazione artistica?

Il minuto instabile nasce ufficialmente il 7.7.2017 a seguito del progetto di tesi svolto insieme e dalla quale abbiamo deciso di formare questo piccolo collettivo. Entrambe abbiamo studiato Graphic Design alla NABA di Milano. Ora abbiamo deciso di proseguire nell’illustrazione una, e nella didattica dell’arte e mediazione culturale l’altra.

Raramente ho visto un profilo Instagram come il vostro così ben gestito e curato nei minimi dettagli. Ci sono molte realizzazioni che mi hanno colpito, alcune che mi hanno vagamente ricordato (e non so se la cosa sia voluta) opere famose di Picasso e Matisse. Quali sono le opere che in generale vi hanno dato maggiori soddisfazioni?

Prima di tutto ti ringraziamo, ci teniamo molto a presentare i nostri lavori in modo pulito e graficamente interessante. Indubbiamente ci lasciamo ispirare da tutto ciò che ci circonda a livello visivo, e non solo, dalle opere d’arte ai libri, ma anche dalle piccole cose quotidiane. Tra i nostri lavori, quelli a cui teniamo di più sono sicuramente le due illustrazioni sulle mappe, il collage intitolato “Viceversa” e la zine del Mare. In generale il filo conduttore dei nostri progetti è il messaggio nascosto che si declina in maniera ironica e non.

Quali sono le motivazioni che vi hanno spinto a partecipare al Ratatà festival?

Abbiamo conosciuto il Ratatà qualche anno fa come visitatrici e ci è subito piaciuto lo spirito con la quale la città di Macerata viene invasa da illustrazioni, arte e autoproduzione. Queste sono tutte realtà che ci appartengono e sulla quale ci piace lavorare e sperimentare, ecco perché quest’anno abbiamo deciso di candidarci come collettivo.

Potete mandare un saluto per Macerata e il Ratatà?

Ciao amici maceratesi, ratatosi e non solo. Vi vogliamo bene, ma non troppo. STAY INSTABILE!

 

Michele Catinari