Fra i molti protagonisti di questa quarta edizione del Ratatà, che si terrà a partire dal 20 aprile fino al 23 aprile, troviamo anche lui: FrancescoCornacchia. Da abili ficcanaso abbiamo deciso di rivolgergli qualche domanda in modo da farlo conoscere anche a voi. Enjoy!
Nonostante tutto continuo a definirmi un uomo delle paludi.
Abbiamo parlato con Francesco Cornacchia, socio di Oral Giacomini nell’avventura SNUFF COMIX.
Nasce a Ravenna nel 1978.
Frequenta l’Accademia di Belle Arti, dove la sua ricerca artistica si radicalizza attraverso l’utilizzo di tecniche non pittoriche. Nel 2003, terminato il corso di studi, deluso dall’ambiente accademico, decide di abbandonare la pittura per dedicarsi esclusivamente al fumetto ed all’illustrazione.
Nel 2013 crea assieme ad un gruppo di fumettisti SNUFF COMIX, rivista underground di respiro internazionale.
Se Oral è il padre-padrone della fanzine, io sono il braccio esecutore, in Snuff Comix mi occupo principalmente di curare la grafica, impaginazione, curo il sito, contatto le tipografie e tutte ‘ste cose noiosissime.
Faccio anche fumetti! Prima come Cavalier K. ora semplicemente come Francesco Cornacchia disegno fumetti dal 2005. Prima dipingevo, ma il mondo dell’arte non faceva proprio per me e l’incontro con “L’Incal” mi è stato fatale per riconoscermi in questa forma comunicativa. Approfondendo il mondo del fumetto ho poi scoperto quelli che oggi vedo come veri e propri maestri di stile che sono Charles Burns, Daniel Clowes, Chester Brown, Joe Matt, Dave Cooper, cioè tutta la genereazione di fumettisti underground che si è affermata in anni recenti e di cui mi sono invaghito sia per tematiche che per lo stile.
L’ironia, l’autoironia, e il non prendermi mai troppo sul serio, vogliono essere punti cardine della mia poetica, anche se a volte non riesco a non essere cupo.
Amo i mostri di qualunque tipo, stile e forma, li trovo pregni di carica erotica che cerco di mettere anche nei miei disegni senza riuscirci.
You must be logged in to post a comment.