Intervista: Nevralgie Costanti

Fra i molti protagonisti di questa quarta edizione del Ratatà, che si terrà a partire dal 20 aprile fino al 23 aprile, troviamo anche lui: Nevralgie Costanti. Da abili ficcanaso abbiamo deciso di rivolgergli qualche domanda in modo da farlo conoscere anche a voi. Enjoy!

“Dolore a carattere acuto e violento dovuto a lesione irritativa di uno o più nervi sensitivi”: questa è una nevralgia. Ma non solo. La nevralgia, soprattutto quella costante, può essere un disturbo che d’ora in avanti imparerete a vedere da un punto di vista diverso. Riuscirete ad apprezzarla, addirittura. Stiamo parlando di Mirko Rossi che ha deciso di firmare i suoi lavori proprio sotto il nome di Nevralgie Costanti.

Prima di tempestarlo di domande sulle sue interessanti creazioni, cerchiamo di conoscerlo come si deve. Abbiamo voluto chiedergli quali sono le sue passioni e di cosa si occupa. Questa è stata la sua risposta:

Mi piace suonare con i giradischi tante musiche belle contaminate di suoni elettronici fastidiosi. Mi occupo di esprimere quello che non riesco a dire a voce su carta. A volte ci riesco a volte m’incazzo.

Oltre ad essere in perpetuo conflitto con il foglio di carta, Mirko ha anche una piccola distro “La/Mine” di fumetti, illustrazioni e vinili di bravi artisti. La firma di Nevralgie Costanti appare su diversi formati artistici: libri, lavori grafici, stampe, disegni e illustrazioni che, come ci spiega Mirko, sono quasi tutti generati dallo scontro fra il suo cervello e il foglio di carta, avversario che predilige più degli altri.

Preferisco in assoluto il disegno fatto e colorato a mano, il bello di non sapere cosa fare su carta, trovarti uno spazio bianco infinito dove ci butti tutto te stesso. Nel digitale uso solo “inverti colore” con photoshop per produrre stampe in limited edition. Mi diverte il fatto che i colori sono molto psichedelici, assurdi.

Arrivati finalmente al clou dell’argomento, ovvero le sue creazioni, la discussione si arricchisce di particolari dettagli che ci permettono di andare oltre l’etichettare le sue illustrazioni come “inquietanti” o come “appena uscite da un incubo”. Quella di Mirko è un’arte “mentale” o meglio che fa entrare in gioco la mente, la riflessione, l’introspezione e che, forse, qualche nevralgia la può far nascere facilmente. Decidiamo ancora una volta di lasciare la parola all’artista, permettendogli di spiegare i messaggi nascosti dietro i suoi ritratti.

Io faccio un casino di fatica a dire cosa nascondono e cosa posso dare e dire. È un continuo cambiamento, mutamento dell’anima, di te stesso, il regno della follia e non solo. La persona che li guarda ci si deve perdere per trovare se stessa. Quando inizia a farsi delle domande, a vedere cose che prima erano nascoste o non voleva capire, allora avrò trasmesso un messaggio.

Quest’anno l’arte di Le Nevralgie Costanti arriva al Ratatà. Quando gli chiediamo le ragioni che l’hanno spinto a partecipare a questa edizione del Ratatà, Mirko ci risponde così:

Conosco gente, trovo amici, ti metti a confronto, ti carichi di energie nuove e positive… mi vedo Macerata e bevo il Varnelli.

Gli abbiamo anche chiesto qualche anticipazione su cosa mostrerà quest’anno, ma ha deciso di rimanere criptico.

Forse delle stampe giganti? Vedremo…

Arrivati alla fine dell’articolo ci sembra opportuno fare un punto della situazione: cosa c’è, quindi, dietro le Nevralgie Costanti?

Mirko Rossi, e poi l’oscurità e il caos. Tante idee da sviluppare, paura di non farcela e sollievo per aver fatto qualcosa di tuo. I libri, la musica, i film, la natura, i simboli, il misticismo, la genetica. Poi dove vivi, chi frequenti… frulla tutte queste cose e nascono Le Nevralgie Costanti.

 

NEVRALGIE COSTANTI PER IL WEB

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