Paulina Tkacz è una brillante illustratrice polacca che vive in Italia. I suoi lavori descrivono la natura con uno stile personale. Che cosa ti ispira? Come sei nata artisticamente?
Ho studiato all’Accademia di Belle Arti e Design a Lodz (Polonia) nell’interclasse di graphic design e grafica applicata (engraving – incisione). Cinque anni in cui ho realizzato immagini grafiche in bianco e nero mi hanno lasciato addosso un grande impatto. Le mie illustrazione sono strutturate dal gioco del bianco e nero e da un forte contrasto. Come puoi vedere dalle mie immagini, creo composizioni molto dettagliate e abbastanza spesso sono di dimensioni molto piccole. Ottengo un grande piacere lavorando con quei due fattori ma, basandomi sul mio subconscio, tendo a scegliere formati piccoli. è questione di intuizione. Questa mia tendenza deriva dal contatto molto intenso con i lavori dei grandi maestri dell’arte (partendo dalle miniature medievali). Nel mio liceo ho frequentato un corso di quattro anni di Tecniche di Pittura Tradizionale e poi sono andata a lavorare con un restauratore nella Germania del nord, dove ci siamo presi cura delle cattedrali gotiche con la loro ricchezza di dipinti e sculture presenti al loro interno. Tutte queste esperienze per me restano molto influenti.
Vivi in Italia quindi la mia domanda è semplice: da quanto tempo vivi in Italia? Quanto conosci bene la lingua italiana?
Sono una illustratrice e designer e da almeno quattro anni vivo e lavoro nella regione Marche, in Italia. Il mio trasloco qui riguarda una questione personale. Diciotto anni fa durante il mio primo viaggio in Italia non mi sarei aspettata di ritornare qui una seconda volta. Sorprendentemente una serie di coincidenze mi hanno riportata qui. Ora sono felice di scoprire il “Bel Paese” non solo come turista ma anche come cittadina. Ogni giorno imparo qualcosa di nuovo su questa realtà e su questa bella cultura. E ora sono quella che si prende cura della piccola parte del patrimonio culturale facendo un favore nel comunicare il patrimonio e la bellezza dell’Ecomuseo Villa Ficana a Macerata ai turisti dall’Italia e dall’estero. Parlo fluentemente italiano! Quindi per favore, non esitate a venire e chiacchierare con me durante la Mostra Mecato alMercato delle Erbe.
Perché hai deciso di partecipare al Ratatà festival?
Considero Ratata un evento fantastico, che dà l’opportunità di confrontarsi in vari livelli. Apprezzo molto il contatto diretto con il pubblico perché mi aiuta a capire di più sulla mia arte ed è una grande fonte di ispirazione. Molti creatori che presentano i loro lavori al Festival mi rendono molto curiosa. Dopo le precedenti edizioni del Ratatà sono rimasta profondamente colpita dalla serie di temi sorprendenti e l’alto livello delle abilità
Puoi mandare un saluto per Macerata e il Ratatà?
RATATA, DO ZOBACZENIA WKRÓTCE!
Michele Catinari