INTERVISTA: Collettivo Ata

Collettivo di giovani artisti con sede a Firenze, Collettivo Ata realizza lavori artigianali veramente niente male. Quando e come nasce il Collettivo Ata? 

Il Collettivo Ata nasce nell’autunno del 2017 a Firenze, dove ci siamo conosciute grazie a un corso di Specializzazione in Arti Grafiche di Innovazione e Letterpress. In questa occasione è nata per noi un’intesa lavorativa che abbiamo deciso di portare avanti nonostante si operi attualmente in diverse città d’Italia: Firenze, Pisa e Urbino.

Da cosa deriva il vostro nome? Inoltre, cosa mostrerete al pubblico del festival?

Il nome del nostro collettivo ha radici particolari, letteralmente! Durante la convivenza a Firenze, impossibilitate a tenere un animale in appartamento, abbiamo deciso di prenderci cura di una patata germogliata ribattezzata “Ata”. Per il pubblico del festival abbiamo pronta una selezione di libri d’artista, stampe, agende, cartoline, segnalibri, borse e poesie, la maggior parte realizzata tramite tecniche di stampa tradizionali.

Perché avete deciso di partecipare al Ratatà?

Il Ratatà è il nostro punto di ritrovo e di partenza, come collettivo in erba siamo state entusiasmate dalla possibilità di confrontarci con le altre realtà del campo e abbiamo deciso di cogliere l’occasione!

Potete mandare un saluto per Macerata e il Ratatà?

Un caro saluto a Macerata e al Ratatà, staff e partecipanti! Non vediamo l’ora di essere lì con voi e vi invitiamo a venirci a trovare! Lo spirito di Ata aleggerà su di voi!

 

Michele Catinari