Intervista: Succintateresa

Fra i molti protagonisti di questa quarta edizione del Ratatà, che si terrà a partire dal 20 aprile fino al 23 aprile, troviamo anche lei: Succintateresa. Da abili ficcanaso abbiamo deciso di rivolgerle qualche domanda in modo da farla conoscere anche a voi. Enjoy!

Sono una persona con i piedi per terra e la testa per aria, come tante altre.

Quando hai iniziato a realizzare i tuoi lavori?

Quando ho capito che per compiacermi non potevo puntare sulla mia voce.

Quali erano i tuoi primi lavori e le sperimentazioni nelle quali ti sei inoltrata?

Non so se si possano definire sperimentazioni… Sono sempre stata affascinata dall’oscillazione del cambiamento di gusto con il passare del tempo, da come la stagionalità influisca sulla scelta di forme e colori e di come la novità faccia sembrare tutto fantastico forse proprio perchè poco rassicurante…
Un concetto spaventoso ma al contempo incredibilmente attraente.
Ancora oggi non so quale stato d’animo prevalga tra i due.

Iniziamo a questo punto a parlare del progetto “pantofolooz” e delle caratteristiche delle pantofole:

La prima pantofolooz l’ho fatta per contraccambiare un ragalo di Nooz; lui mi ha regalato un quadretto ed io glie l’ho restituito in formato pantofola… a dire la verità ero a corto di pantofole in casa! Le pantofolooz sono realizzate artigianalmente in tutte le sue fasi, dalla stampa alla confezione, in quanto vogliono mantenere il fascino del lavoro manuale proprio come le illustrazioni che portano stampate addosso. 

Con Nooz avete altri progetti per il futuro? Di rendere arte altri capi di abbigliamento?

Si, certamente! Con Nooz stiamo studiando un piano molto ambizioso,  che finalmente tutti gli impiegati la mattina si rechino in ufficio con le pantofolooz ai piedi. Anzi, entro un breve periodo prevediamo anche che indossino in abbinamento un pigiamooz.

In questo momento a cosa stai lavorando? E quali sono i tuoi futuri progetti?

Lavoro sempre sul conciare i piedi a festa, mai dimenticando la mirabilia che suscita in me.

Le tue passioni più grandi?

Provare senso di intimità nell’incompiuto.

Concludiamo parlando del Ratatà, chiedendole se precedentemente ha partecipato al festival:

Certo, lo scorso anno, da fiera spettatrice itinerante timorosa di non riuscire a seguire tutto per colpa di qualche drink in più.