Ci sono disegnatori, ci sono fumettisti, ci sono graffitari e poi c’è IWRYN. La tua specialità è la produzione di toppe personalizzate e su misura. Quando ti è nata questa idea? Raccontaci un po’ di te.
IWRYN è un progetto nato nel 2016 tra la casualità, il destino e la noia. Si tratta della trasposizione di idee, sensazioni e simbologie a me care. All’inizio IWRYN era solo su stoffa ma negli anni tra una mostra e l’altra i materiali sono variati radicalmente, offrendo così la possibilità di vedere il ricamo su disparate piattaforme, non solo sulle più tipiche!
Chi c’è dietro IWRYN? Ci racconti un po’ di te e delle tue esperienze?
IWRYN è un progetto di Martina Prosperi, classe 1996. Ho partecipato a varie mostre, collettive e personali qui nelle Marche, negli ultimi due anni, tra cui “Custodi di Lacrime” ed una doppia personale con la scultrice Clarissa Baldassariall’Artasylum di Fermo. Sono figlia d’arte ma non mi considero un’artista, faccio solo ciò che sento e ciò che mi piace, con il cuore sempre esposto ad ogni rischio e pericolo.
L’elemento che più ricorre nelle tue produzioni è il cuore. Perché? C’è un motivo?
Il cuore è il motore del nostro organismo, ha una forte simbologia, le cose vanno fatte col cuore, la vita va vissuta con il cuore. Spesso ce n’è troppo, a volte è assente, paranoico, ansioso, delicato in ogni sua forma ma pietra o ghiaccio all’occorrenza. Un terreno fertile pieno d’ispirazione, questo “semplice” cuore. Ecco perché ricorre spesso, non mi stanca mai.
Perché hai deciso di partecipare al Ratatà festival?
La realtà del Ratatà è una boccata d’aria fresca in questa bellissima regione, è affascinante come vi si ritrovino tante persone da ogni parte del mondo per assistere o partecipare. Ti fa sentire bene, è un festival magico! Per questo ho deciso di partecipare, per me è un gran piacere ed un onore.
Puoi mandare un saluto per Macerata e per il Ratatà?
Un saluto a tutti, siate buoni con il prossimo e prendetevi cura di voi stessi. Ci vediamo al Ratatà!
Michele Catinari