INTERVISTA: Davide Bart

Davide Salvemini in arte Davide Bart. Studia illustrazione grafica a Bologna e presso l’ISIA di Urbino. I tuoi lavori sono molto interessanti, così colorati e esplosivi, che vogliono trasmettere energia e forte sensazioni. Quali sono i modelli a cui ti ispiri? C’è qualche artista in particolare che ti ha colpito?

Cerco sempre di trarre ispirazione da ogni tipo di media dai film, ai libri, alla moda e tutto ciò che fa parte dell’etere. Ogni piccolo evento può trasformarsi nella scintilla giusta per partire. Quello che posso dire di sicuro che la mia testa è esplosa per la prima volta con i poster di Toulouse Lautrec e la pittura istintiva dell’Art Brut.

Quali sono le tecniche lavorative che ti interessano maggiormente? Puoi spiegarcele?

Come nella ricerca d’ispirazioni, anche nel metodo di lavoro cerco sempre la pura libertà della sperimentazione. Ma mentre nell’animazione tutto ciò mi è più semplice (forse per la fruibilità del prodotto o per la velocità con cui l’immagine si mostra), diventa più difficile nel disegno dell’illustrazione. Infatti disegno quasi sempre su fogli a4 (importante per darmi dei limite nella quantità di particolari) e su di essi segno quelli che saranno gli spazi (pieni e vuoti) e i vari punti di fuga attraverso semplici forme. Fatto ciò, vado direttamente a disegnare con la penna per poi trasferire il disegno in digitale e colorarlo. Cerco sempre l’equilibrio perfetto dell’immagine, in cui il soggetto è fermo e stabile come una montagna.

Perché hai deciso di partecipare al Ratatà Festival?

E’ stato il primo festival d’illustrazione che ho visto in vita mia e anno per anno mi ci affezione sempre di più, sia per le persone che lo creano sia per la dedizione che quest’ultimi danno alla ricerca nell’arte in tutte le sue trasposizioni.

Puoi mandarci un saluto per Macerata e per il Ratatà Festival?

I ratti conquisteranno la terra!

 

Michele Catinari